L'ora legale è la nostra disconnessione dalla natura
2024 · 04 2 min read
Questo articolo è in continua evoluzione, è il testo di una mail che ho scritto a Ok Boomer, una newsletter del post.
In un mondo che ha perso contatto con gli elementi naturali, lo scorrere del tempo e la sua misura acquistano un significato che troppo spesso diamo per scontato.
Il mio pensiero è che l'ora legale rappresenti la nostra volontaria disconnessione con il ritmo della natura. Si può dire che l'ora sia una convenzione e dirci che se il mezzogiorno si chiama "una" non fa poi molta differenza. Ma io ho la fortuna di vivere in provincia di Belluno, tra le Dolomiti, e non c'è valle che non abbia un picco, un becco, uno "spiz" detto "di Mezzodì".
Non è semplicemente una misura del tempo, ma una fusione tra tempo e spazio. Il sole, al mezzogiorno, sta sopra a quella cima. È un intero sistema umano configurato intorno allo scorrere del tempo in un determinato spazio (e infatti usiamo mezzogiorno come sinonimo di sud).
L'ora legale ci disconnette da questo sistema, con la dolce promessa di più ore di luce in cui dedicarci a quello che più ci piace, purché le nostre 8 ore lavorative siano garantite a priori. In questo senso, la proposta di mantenerla per sempre mi lascia molto perplesso.